Cherry Cherry Bum Bum

Cherry Cherry Bum Bum
Le cose belle della Vita

giovedì 31 marzo 2011

La mia “smaltomania”……tutta colpa di Chanel!!




Ricordo che un’estate, avevo circa 11 anni, ero stata invasa dal desiderio di avere tanti smalti di tutti i colori.
Essendo in vacanza mi erano concesse alcune piccole trasgressioni che durante l’anno scolastico erano proibite.
Armata del mio borsellino preferito, ero andata al mercato del paese ed avevo comprato qualche boccettina colorata di vernice per unghie. Che felicità!
Mi piaceva da morire dipingere le unghie di colori diversi e il culmine della mia realizzazione è avvenuto quando, mettendo in condivisione i miei smalti con quelli della mia amica, sono riuscita ad avere 10 differenti tonalità contemporaneamente sulle mie mani.
Con il passare degli anni e delle mode i cassetti dei miei bagni, deputati a contenere l’eccessiva quantità di smalti in mio possesso, sono stati un po’ trascurati.


Guardavo le vernici per unghie verde acqua, nera, viola, rossa o color aragosta con disgusto e profonda incredulità.
A livello conscio avrei potuto giurare che quei vasetti sarebbero rimasti chiusi e inutilizzati per sempre ma a livello inconscio qualcosa mi tratteneva dal buttarli.
Anche questa volta la personalissima regola che mi impone di non gettare via nulla si è dimostrata valida ed efficace!

Gli smalti sono tornati sotto i riflettori e io sfoggio con implacabile orgoglio ogni colore.
Beh, tutti tutti proprio no, però la maggior parte sì; per la gioia dei miei occhi ma un po’ meno per quella di chi mi sta a fianco che proprio non riesce a capire i miei attacchi di smaltomania.
Soddisfatta della mia collezione ricordo però di aver sempre guardato con un po’ di sospetto uno smalto in particolare, color marrone fango. Se ci penso adesso sorrido perché è la versione cheap e vintage di uno dei più desiderati oggi: Chanel n.505 Le Vernis Particulière!

Sono 310.000 gli smalti Chanel usciti (spesso su prenotazione) dalle profumerie italiane nel 2010!

E al primo posto appunto il 505, l’inedita sfumatura tra il fango ed il marron glacé, tuttora nel cuore di molte donne che dona un vero tocco di classe, di finezza ed eleganza, al secondo posto il n. 18 Rouge Noir, che con la sua verve nero-granato è diventata subito un must-have e al terzo posto il n. 509 Paradoxal, un coraggioso ma raffinato viola grigio che tutt’ora spopola.
Un po’ come per i capelli, prima di pensare al colore, la tappa fondamentale è la cura : le mani sono spesso l'espressione della nostra personalità, comunicano le nostre insicurezze, i nostri sentimenti, il nostro stile.
E così approfittiamo dell’arrivo della primavera per regalarci una splendida manicure ed è anche già tempo di iniziare a pensare alla pedicure. Il freddo dell’inverno finalmente è passato, stanno arrivando le prime giornate di sole e lentamente iniziamo ad abbandonare gli abiti pesanti e conseguentemente lo stesso vale per le scarpe : finalmente è già il momento per indossare i sandali ed è il periodo perfetto per indossare un bel paio di open toe!  
Con scarpe di questo tipo i piedi devono essere curatissimi, la pelle deve essere idratata, un pò abbronzata e le unghie devono essere ben limate, ordinate e colorate con un bello smalto.
Io veramente impazzisco in questo periodo : mi carico e mi ricarico con l’arrivo della bella stagione….rinasco…e con tutta la carica che ho, non passa giorno che non acquisti almeno uno smalto di un colore diverso….!!! Che meraviglia!

La mia collezione è sempre più ricca….ed io me ne compiaccio...!
B.

lunedì 28 marzo 2011

LE AMICHE INVIDIOSE




Le trovi dappertutto: fingono di darti consigli per poi colpirti alle spalle.
Può essere l’amica invidiosa, la collega ruba-idee, la ‘migliore’ amica o la cugina sputasentenze…. tutte pronte ad offrirti consigli, a fingersi amiche per poi approfittare della prima occasione per spargere il loro "veleno" attorno a te.

E quando capita di trovarci legate a queste tipe insidiose da un rapporto di amicizia o d’affetto, facilmente ci arrendiamo al sentimentalismo e, non riuscendo a contrastarle, le lasciamo agire indisturbate.
Ma….. come difendersi dagli attacchi di queste particolari specie femminili dalla lingua biforcuta?
In alcune persone i sentimenti come la competizione e l’invidia prevalgono solo per nascondere una insicurezza ed una scarsa stima di sé.

Cominciamo con l’amica di una vita che prima ti fa i complimenti per il tuo nuovo taglio di capelli, ma poi (per il tuo bene) ti consiglia di curarti un po’ perché hai l’aspetto malaticcio (ah ah ah)
La sua può essere una cattiveria inconsapevole che nasce dal senso di inadeguatezza che lei ha nei tuoi confronti.
Quindi, se le vuoi bene davvero, la perdoni…. Ma se esagera con le sue sfrecciatine allora è il caso di faglielo capire: rispondi per le rime con lo stesso tono che lei normalmente usa nei tuoi confronti. Forse in questo modo capirà cosa si prova ad essere vittime e quali spiacevoli sensazioni provi anche tu quando sei attaccata ingiustamente.

In ufficio: è qui, tra le scrivanie, che si muove come un detective la collega invidiosa, ossessionata dall’idea che tutte vogliano rubarle il posto.
Per questo motivo tutte le occasioni sono buone per mettersi in luce a scapito tuo: è solo lei che ha le idee migliori (anche se sono quelle tue) e le racconta in giro come fossero uscite dalla sua straordinaria vena creativa.

Si potrebbe dire che chi ci teme ci ammira, ma sicuramente è una magra consolazione.

In questo caso la soluzione migliore è quella di avvolgersi in un alone di mistero: evita qualsiasi confidenza, anche se non è nella tua indole, non mostrarti simpatica a tutti i costi e non appena ne hai l’occasione, prova a rifilarle una idea sbagliata per poi uscirtene con una migliore davanti ai tuoi capi..… vedrai che capirà di aver commesso un passo falso e la prossima volta sarà molto più cauta nei tuoi confronti!




L’ Amica…Nemica… Il percorso tormentato dei pensieri..

Il mio e' un piccolo problema ma ugualmente un  ‘’bubbone’’…
Cosa ne dite di un' amica invidiosa, criticona, che crede di sapere tutto e dispensa assurdi consigli (tutti a suo favore ) invece é una grande ignorante?
Nelle sue battute ci sono sempre i doppi sensi, crede di far ridere e invece fa molta pena.
Come ci si deve comportare con persone di questo genere?
Io sto zitta perché mi ritengo più educata, ma a volte mi fa perdere le staffe e la manderei a quel paese. E in realtà alcune volte è successo…. Mi è scappata tutta la santa pazienza che ho e le ho urlato di tutto e di più….senza alcuna reticenza, senza alcuna educazione….
Risultato : non è servito a nulla…. Anzi ha esordito dicendo che sono matta!
Lei non si rende conto che é odiosa a tutti e che tutti le parlano dietro.
Ho perfino provato a considerare questa amica in altro modo, con compassione magari più che con pena, con indulgenza e tolleranza.
Ho provato a chiedermi ed a capire  perché è così invidiosa e criticona, così infelice dunque e insicura, così ansiosa di affermarsi attraverso le tragiche battutine a doppio senso, dietro alle sue mille contraddizioni, dietro ai suoi assurdi e sterili consigli .
E ci s' immagini come deve essere l' infernetto privato di chi invidia sempre qualcuno, di chi si sente perennemente inadeguata e più sfortunata rispetto agli altri. . . . forse è stata questa la motivazione che mi ha tenuta legata a lei molto più di quanto meritasse….
Ultimamente mi concedo il lusso di rispondere con una sola bella frase secca….
Forse sono un po’ troppo rigida, ma sono stufa di rispondere con sterili chiacchierate di parecchie righe.
"Troncare l' amicizia" sarebbe l' unica risposta buona, ma mi rendo conto che a volte non basta, perché sarebbe come lasciare una pagina un po’ troppo bianca…
Però la mia ultima decisione è stata proprio questa:
 interrompere, dunque, l' ‘’amicizia’’ con questa povera donna che,  più che altro fa pena . anche a me .. in quanto nessuno la sopporta e si attira solo maldicenze.
Ho deciso di dire BASTA alle assurdità, alle falsità, alle cattiverie di cui si riempiva la bocca.
E inoltre cessare di vederla.
Devo ammettere che dopo questo taglio netto….non so …ma è come se le cose nella mia vita avessero iniziato a filare molto più lisce, non avverto più quell’ansia che mi assaliva quando vedevo il suo numero sul mio display, non sento più quel malessere che mi trasmetteva con i suoi lunghi torpiloqui… insomma… mi sento molto più serena e …f.e.l.i.c.e.  ed ho proprio capito che allontanare le negatività può davvero darti la sensazione di rinascita, di benessere…. Era ora!
Ho bisogno di gente vera, trasparente, sincera, pulita......non sono più nelle condizioni di accettare le persone bugiarde, false, poco educate e insincere.... Devo poterle guardare negli occhi e leggere le loro emozioni, le loro trsitezze, le loro gioie.....ma solo se puramente vere!
B.

domenica 27 marzo 2011

LE VARIE SFACCETTATURE DELLA VITA…



Nella mia vita ho incontrato tante persone.
Alcune, poche a dire il vero, le ricordo con dolcezza, altre le ho inserite da tempo nella lista dei cattivi di un libro nero che non ho mai chiuso e che, probabilmente non chiuderò mai.
Ho sempre dato tanta importanza all'amicizia, possedendo per indole uno spiccato senso di generosità e complicità che si rivela ed accentua solo con chi mi sta a cuore.
Ho sempre cercato di dare tutto, senza chiedere nulla in cambio, ritenendo che un sentimento così nobile dovesse dominare totalmente sull'ombra d’ogni possibile od eventuale convenienza personale.
Era una legge indeclinabile, perentoria, che non avrei mai pensato di poter mettere in discussione. Ho salvaguardato, custodito, protetto molte pseudo amicizie, il più delle volte pregiudicando i miei credo, esponendo me stessa all'azzardo dei giudizi, della famiglia, della gente.
Un pericolo che ho affrontato di buon grado, perché confidavo nella causa che peroravo e che nessuno doveva rabbuiare con calunnie velate, in quel tempo, inconcepibili.
Sono sempre stata propensa a parlare con un sasso, se mi dava risposta, e sul mio viso non è mai mancato un sorriso anche per uno sconosciuto.
C'ero sempre, c'ero pienamente. Magnanima, disponibile, ascoltavo lunghe cantilene su amori non corrisposti, calori finiti, mariti infedeli, mogli annoiate, figli e genitori incompresi. Mi sono fatta una cultura dei mali dell'anima di chi mi stava intorno, e non ho mai offerto ammaestramenti, se non erano espressamente richiesti.
Ho sempre creduto di essere un cavaliere troppo errante, e di non potermi avvalere di un'onniscienza tale a dirigere la vita altrui. Tendevo la mano per prima, bramando una risposta che troppe volte si è lasciata attendere o che non è mai arrivata.
Con gli anni mi sono accorda di avere concesso davvero troppo, e che il bilancio dei passivi conseguenti si è colorato di un rosso così acceso da accecare lo sguardo di un'anima oltremodo sfiduciata.
Con il senno di poi, ho analizzato tutte le esperienze vissute, accorgendomi di un sentimento monocorde. Io concedevo ogni cosa di me, del mio tempo, ma non riscuotevo nulla in cambio.
Io c'ero, ma per me non c'era nessuno. In tutti quei discorsi che erano fatti, non c'era mai una parola per me. Non c'era corresponsione dell'interesse che offrivo. Al tempo, troppo giovane e credulona, pensavo che fosse normale. Dicevo a me stessa che chi aveva problemi, non poteva assimilare quelli del mondo circostante. Legittimavo l'egotismo con la più banale e credibile attenuante.
Era un modo come tanti per illudermi di non essere invisibile.
Credevo eccessivamente negli altri per soffermarmi un solo attimo a varare abbastanza ciò che poteva essere offerto a me, e che sorge naturale ricompensare, se è amicizia vera.
Rispondevo alle loro incessanti chiamate, invocazioni, pretese, e quando ero io a reclamare un poco d'attenzione, trovavo in cambio il silenzio, l'assenza.
Stupida ed insensata, ero io quella che si faceva sentire, che cercava una spalla su cui piangere, ma nessuno aveva tempo per me. Non era un problema loro, quindi, non gli concerneva.
Stranamente, tutti avevano da fare, tutti erano impegnati con famiglie, lavoro, altri problemi.
Non mi sono arresa subito, cercando di coltivare con tutta me stessa quel sentimento assoluto che aveva catturato un cuore giovane, inesperto.
Ma la lunga notte dei silenzi diventava sempre più cupa, e nel suo cielo non c'era una stella a rischiarala.                       

Non avevo una culla nella quale distendere i miei dolori più grandi, le mie inquietudini.
Mi ritornavano alla mente tutti quei discorsi che avevo ascoltato, tutte le convenzionalità irragionevoli che sinceramente non avevo mai ritenuto tali, e mi ritrovavo sola, a guerreggiare contro una improvvisa solitudine e disperazione del tipo…  da dove inizio…ora ? ? ?
Mi sentivo male e non pronta a sopportare il peso di un male che così all’improvviso non credevo di essere in grado di reggere.
Non c'è stata una telefonata, una parola buona, una presenza.
Dov'erano finite tutte le mie  ' amiche ' ?
Dov'era quel sentimento che tanto avevo fatto per veder crescere?
Ovvio, non c'era mai stato. Io, da sola, non ero adeguata a costruire l’affiatamento di un’amicizia vera.
La strada a senso unico che avevo percorso, ostentava il fondo chiuso, e non vi era altra uscita se non ritornare sui miei passi, con il mio bagaglio di delusioni sulle spalle.
Ad accogliere i tormenti della mia anima c’era solamente la mia Lola.
  
Le mie mattine non erano ravvivate dallo stesso sole che ero stata capace di regalare loro.
Odiavo il risentimento del mio cuore, l'eremo che diveniva il premio della sincerità.
Accoglieva le lacrime che versavo posando il muso sul mio braccio, spalancando gli occhi a qualcosa di troppo grande per essere compreso.
Un’amicizia di poche parole, fatta di sguardi, di fusa, di miagolii, ma leale.
Era l’ unico essere vivente che non mi aveva abbandonato. Alla sua maniera, mi era vicina. Non mi giudicava, non mi tradiva, non sfruttava la benevolenza di un carattere smisuratamente cedevole.
Rischiaravo i miei giorni con la presenza di piccoli batuffoli pelosi che abbracciavano forte la mia sfiducia, prendendosene un pezzetto, attenuandone il peso.    Colorava il buio di quella notte offerta da chi, se avesse voluto, avrebbe potuto fare molto, anche soltanto con un sorriso.
La domanda che pongo a me stessa, oggi, è ..credo ancora nelle amicizie che da quel tempo hanno vestito volti diversi, ma si sono rivelate identiche?
Sì, ci credo ancora, nonostante tutto. Ci credo, anche se non le vedo, anche se non ci sono.
Ci credo, anche se il romitaggio non è cambiato, anche se le prove sono grandi, opprimenti.
Ci credo, ma non ne sono più sottomessa.
Continuo a sorridere agli sconosciuti, ad ascoltare i loro problemi, ad offrire la mia disponibilità, ma non ne sono schiava.
Ho paura di questo cambiamento? No, non ne ho. Per troppo tempo ho fatto addestramento, ora sono di ruolo. Ho capito che per qualcuno, il privilegio dell’amicizia, quella vera, quella dei romanzi, dei film, è un onore.
Rimango nell’attesa di imbattermi in un essere umano che sappia dimostrare questa grande dote, intanto, i miei animali (ora sono tre simpatici simil-chiwi) sono sempre qui. 

L’uomo avrebbe molto da imparare da loro, se fosse capace di ascoltare la voce dei loro occhi.
Io stessa, da loro ho imparato ad essere e a rimanere l’amica di un tempo. In fondo, non sono cambiata, sono soltanto diventata una donna con la consapevolezza di un bagaglio d’esperienze che non deve essere appesantito da altri tradimenti.

Sono sempre aperta alla conoscenza di amiche sincere. Forse, se sarò abbastanza fortunata, le troverò, e non saranno solamente esseri a quattro zampe.
O…se saranno fortunate….mi troveranno loro!!
B.

giovedì 24 marzo 2011

L'equilibrio.....



In questi giorni siamo bombardati dalla pubblicità delle Reebok easytone, le scarpe che fanno dimagrire.

Ma come funzionano le Reebok easytone e quanto sono efficaci?
In pratica le Reebok easytone fanno dimagrire e rassodano cosce e glutei perché all’interno delle scarpe ci sono delle capsule che creano instabilità ad ogni passo. Proprio per non perdere l’equilibrio la persona che le indossa è costretta ad una maggiore sollecitazione delle cosce e dei glutei, che lavorano molto di più rispetto a quando si indossano le scarpe normali.

Le scarpe Reebok easytone sono state create per tutte persone che, pur non avendo il tempo per andare in palestra, vogliono migliorare il loro lato B.

Accurati test di laboratorio hanno dimostrato che indossando le reebok easytone si sollecitano le zone interessate circa il 28% in più rispetto a quando si indossano le scarpe normali.

Che altro dire?
Beh, personalmente non avendo molto equilibrio già di mio forse potrebbe accadere il miracolo!!

Esco subito….. alla ricerca assennata del portento!


B.

mercoledì 23 marzo 2011

BANGKOK



La città degli Angeli : un polo commerciale situato nel Sud Est Asiatico.
Famosa per i suoi templi buddisti, la saporita cucina tailandese, i suoi mercati ed i suoi meravigliosi massaggi….è facile comprendere perché così tanti visitatori ritornino nella Terra del Sorriso… io per prima!

11 Marzo 2011:
A Bologna quasi nevicava. A Bangkok 35 gradi umidità 100%.
Arrivo 6:30 del mattino (mezzanotte a casa) dopo un comodo volo Thai (giudizio ottimo).
L'aria condizionata dell'aeroporto mi fa ancora tenere il pesante giaccone della partenza, ma bastano pochi passi fuori per sentire la terribile calura. E' l'alba ma è caldissimo.
Fuori è il caos gente, macchine, clacson. Ma noi siamo fortunati. C’eravamo già stati due anni fa e avevamo le dritte giuste. Ci rechiamo quindi alla cabina vicino ai taxi ed una solerte signorina scrive un biglietto, traducendo dal nostro inglese, in lingua thai da consegnare all'autista del taxi con la destinazione.
Il problema della comunicazione con i tassisti è forse il peggiore che ho riscontrato a Bangkok. Loro non ti capiscono e tu non capisci loro e ti portano dove dicono loro.
Il primo impatto con Bangkok è strano:
Il cielo è sempre grigio, ma non sono nuvole è smog misto umidità.
Grattacieli vetro-cemento si alternano a baracche fatiscenti in un disordine urbanistico inconsueto per un occidentale.
La gente guida senza rispettare alcuna logica norma di sicurezza ed è facile vedere motorini con 3 persone tutte senza casco.
Per questo soggiorno, ho scelto il meglio…. Banyan Tree ...un hotel che è come una piccola oasi nel caos circostante. Piscina, palestra, marmi ovunque, cascate tropicali. All’arrivo ti regalano immediatamente una collana di fiori profumatissima…il loro portafortuna : perfetto… e così sia!  Alla reception le hostess sono gentilissime e sorridono dolcemente. Sono di una bellezza soave e tutta la stanchezza sembra sparire.
Doccia, un paio di ore di sonno e via per la città. Ci si sposta con i taxi che sono comodi ed hanno prezzi ridicoli (con un euro vai dove vuoi). Si trovano davanti agli alberghi e puoi fermarli facilmente per strada. I celebri tuk tuk (motorette piaggio a mo’ di taxi) sono usati perlopiù dai locali perché sono ancora più economici, ma ti trasmettono un senso di pericolo perché si buttano fortissimo tra il terribile traffico cittadino!


In taxi a Siam Square : E' una delle zone commerciali di Bangkok. Entriamo dentro un centro commerciale : l’ MBK… un concentrato di 9 piani di tutto e di più… Ci sono i negozi delle marche più famose ma con prezzi fantastici. E’ immediato…mi parte l’embolo….shopping a go-go…comprerei di tutto!
Pranziamo al piano terra: Io fried rice with vegetables e Puccy hamburger & coca cola : il tutto a 2 euro.
Prima impressioni sui thailandesi è gente molto cordiale e sorridente e sono sempre molto disponibili.
Quello che ti rimane come ricordo è lo stupendo sorriso delle ragazze Thai.
Ci spostiamo in un altro piano, questo é strutturato tutto a piccole bancarelle attaccate una vicino all'altra. Ogni piano è specializzato (vestiario, gadget elettronici, strass, scarpe, borse..). Qui la parola d'ordine è contrattare. Io adoro contrattare mi fa salire l’adrenalina riuscire a spuntare sempre il massimo di ogni piccola cosa fino a riuscire ad acquistare il più possibile di tutto!
Qui le ore volano, ed in pochissimo tempo è già tardo pomeriggio. Siamo stanchi ed accaldati, quindi ci concediamo un rilassante massaggino ai piedi di un ora…un trattamento fantastico che ti ricarica completamente e ti rimette a nuovo e pronto per riaffrontare altre ore di shopping sfrenato!
Al termine di questo estenuante tour de force…Taxi e rientro in hotel…e  non può mancare un salto in piscina. E' sera e la temperatura non cala sempre 30 gradi e 100% di umidità. Ci vestiamo ed usciamo.
Ma questa volta prendiamo solo l’ascensore per raggiungere il 61° piano:
Ristorante VERTIGO. Sul tetto del Banyan Tree hotel. All'aperto. E di questo ho aperto il mio cuore!
La Tailandia è una terra meravigliosa, ma forse Bangkok non è il suo esempio migliore. La città è troppo caotica. Ed è troppo simile alle megalopoli europee. Credo che due giorni bastino per visitarla e poi recarsi verso lo splendido mare e l'incantevole natura che possiede questa terra

Bangkok non dorme mai …. La vita notturna pullula a Bangkok.
La vita notturna si concentra nei mercati , nelle numerose strade, discoteche, bar, ecc.
Si è vero, c’è molta prostituzione , ma se non la si cerca non la si vede….quindi a voi la scelta.
Personalmente ho visto scene disgustose alla vista …come arzilli 60enni in compagnia di 20enni…la mia mente romantica è portata a immaginare che le Thai che svolgono quest’attività ,  perché cosi è vista , lo facciano per sfamare le famiglie che spesso sono rimaste in campagna , o molte di loro vengono a Bangkok in cerca di  lavoro e questo è molto più redditizio di tanti soprattutto per chi non ha avuto la possibilità di avere un’istruzione adeguata .
Non giudico ne’ chi fa’ questo lavoro ne’ chi parte per questo , ognuno di loro ha motivazioni diverse , chi in cerca di compagnia dopo matrimoni infelici , il classico brutto che vuole essere circondato da donne e molte Thai che vedono in un Farang (cosi chiamano gli occidentali) un biglietto per una vita migliore e diversa….ma di sicuro mai nessuno di quegli uomini dell’età di mio padre, nella loro vita occidentale, con le loro mogli hanno mai assaporato una carezza, una dolcezza o il potere passeggiare per mano con loro come adolescenti in love…e davvero solo qui possono godere di queste attenzioni e coccole tutte per loro …e questo fa un bel po’ pensare….

B.

martedì 22 marzo 2011

VERTIGO....UNA VERTIGINE...


Ho un Amore innato per la buona cucina, per la cura e la scelta del cibo che deve ben assettarsi alla location…
Adoro pertanto cucinare, inventare piatti, creare e regalare sensazioni olfattive e visive ai miei ospiti arricchendo ogni volta la mia tavola e le loro ‘’pance’’ spesso anche in maniera eccessiva…
Dietro ad una mia cena c’è una ricerca incredibile di oggetti per decorare, piatti e tovaglioli strani da abbinare, nonché proprio del cibo stesso che cerco e scelgo sempre con la massima cura ed attenzione.
Questo mio modo di vedere ed interpretare la cucina mi porta ad essere sempre più critica e difficile ogni volta che devo poi scegliere un ristorante per uscire a cena, in quanto deve essere essenzialmente piacevole, accogliente, con un tono ‘casereccio’ ma allo stesso tempo  chic, ma fondamentalmente mi deve trasmettere un’emozione….devo essere soddisfatta dal piatto che ordino …assaporandone l’amore di chi l’ha cucinato.
La sera che normalmente scegliamo per le nostre cene al ristorante è il sabato e in una città fantastica come Bologna che noi amiamo, ci troviamo sempre in grosse difficoltà a trovare una location che soddisfi appieno le nostre esigenze e aspettative per cui, avendo già cambiato spesso seguendo svariati consigli di amici e passaparola, finiamo poi col ritornare sempre sul nostro preferito che non ci ha mai deluso ma anzi ci stuzzica sempre con la sua creatività e con le sue nuove proposte: da Marretti. Ovunque lui vada noi lo seguiamo, è il numero uno in fatto di estrosità, accoglienza e buon cibo rapportato ad una equa richiesta economica. Noi siamo mai usciti una sola volta dal suo ristorante con un problema, con una scontentezza, con una manchevolezza ma sempre, sempre, sempre con una gioia ed un sorriso che solo lui sa dare!
Sabato scorso, mi è successa una cosa che non avevo mai provato nella mia vita :
in partenza per qualche giorno di vacanza in Oriente, con prima destinazione Bangkok, avendo sempre libera scelta nella ricerca dei posti da vedere, visitare e in cui soggiornare, decido di prenotare al ‘Banyan Tree’  e conseguentemente prenoto la cena al 61° piano Ristorante VERTIGO:
Negli ultimi anni  viaggio molto e anche per lavoro sono spesso fuori a pranzo nei migliori ristoranti,  che come ripeto cerco e scopro sempre con la massima cura, ma quello che ho provato appena sono entrata in questo posto è stato UN BRIVIDO…un brivido forte…una sensazione unica, mai provata mai vissuta…ma speciale, meravigliosa.

VERTIGO… come dice il nome… perché la vista è da vertigini: questo bar-ristorante a circa trecento metri d’altezza ( si trova infatti al 61° piano dell'edificio dell'hotel Banyan Tree di Bangkok ) è situato in una fantastica terrazza all'aperto senza copertura. Collocazione stupenda, panorama imperdibile di tutta la città e cielo stellato meraviglioso.  
Come entri rimani  travolto da una raffinata atmosfera lounge: l'ideale per una cena romantica. Cucina francese (una delle mie preferite) anche se le sue specialità sono i barbecue a base di carne e pesce, ed è ampia la scelta di vini, cocktail e champagne. Servizio impeccabile.
Ho ordinato una tartare di tonno ottima dal sapore indimenticabile.
Io ho cenato tutta la sera con la pelle d’oca, mi sembrava di toccare il cielo con un dito, ero nel posto più bello del mondo che ha saputo regalarmi una sensazione unica ed indimenticabile che porterò sempre nel mio cuore. Un sabato sera davvero speciale!

B.

lunedì 21 marzo 2011

21 marzo, la mia primavera, la mia rinascita...


Ogni anno il giorno di primavera il mio cuore si riempie di gioia e con grande soddisfazione e felicità ringrazio Puccy per questa immensa gioia che mi ha donato, portandomi all'altare in mezzo al mare  (mare maldiviano...un sogno!) con tutto il suo immenso e grande amore che ogni giorno, ogni attimo, ogni istante da 6 anni a questa parte, mi dimostra e mi regala!



Non potevo chiedere di più...e la cosa ancora più bella é la promessa che ci siamo fatti che ogni 21 marzo festeggeremo sempre insieme e lontani dal mondo il nostro grande Amore!
Un GRAZIE speciale per tutta la pazienza che porta nei miei confronti e soprattutto un Grazie per la persona VERA che é, l' unico che non gioca con i sentimenti, l'unico, che non gioca ad essere quello che non é!



wedding on Sun Island Youtube


B.

martedì 8 marzo 2011

Les Majorettes.... ( in the Woman's day )

Non ho una foto ricordo di quel periodo  preadolescenziale, in cui facendo ginnastica artistica fui chiamata a far parte di un gruppo  paesano di majorettes.
Sarebbe interessante vedere ora che faccia avevo e come mi muovevo con quei buffi pon*pon in mano in costume da danza, gonnellino frou-frou e lunghi capelli svolazzanti…
Il ricordo più nitido che ho di quei momenti è quello della Lucy, la mia amica bellissima che insieme a me partecipava a questi tour semi carnevaleschi e con la quale ho condiviso tanti momenti di vita lunghi circa trent’anni….
La Lucy era la figlia della maestra del paese, una di quelle maestre tutte d’un pezzo, bravissime ma rigidissime e temutissime, quelle che, quando entravano nel corridoio trasmettevano quel brivido misto a-riverenza-rispetto-e-ammirazione che a me sinceramente piaceva un sacco, quelle che insomma, ti facevano stare sull’attenti… atteggiamenti oggi praticamente perduti e inesistenti, purtroppo!
Io mi incantavo a guardarla, perché la Lucy era veramente di una bellezza strabiliante, ma di quelle bellezze magiche e rare : capello lunghissimo e folto, sorriso da star con tutti quei denti bianchi che rimanevi davvero senza parole…e lei era sempre sorridente!                          Spesso mi soffermavo a pensare a quanto era fortunata ad avere come mamma una maestra perché oltre al fatto che l’avrebbe aiutata a fare i compiti, aveva anche la fortuna di crescere super erudita, altre volte invece mi incuriosiva immaginare se quella maestra così rigida che tutti conoscevamo era così anche in casa con la sua bambina….o se a volte si lasciasse andare a dolcezze o carinerie o che so a sporcarsi le mani  di farina insieme alla Lucy per impastare una torta di mele!
La mia vita e quella di Lucy sono state sempre parallele, vicine anche se lontane, simili anche se diversissime, unite anche se distaccate, opposte seppur in un certo senso uguali… (la famosa teoria degli opposti ancora una volta!) e forse sono proprio questi i segreti di un’amicizia vera che dura da ben tre decenni!----mammamia…fa un po’ senso ma è così-----
Abbiamo vissuto momenti di tutti i generi insieme ma mai e poi mai in tutti questi anni ci siamo trovate a discutere su un qualchecosa, mai uno screzio , mai un problema e questo lo ritengo un meraviglioso successo  di cui entrambe andiamo fiere.
Tutte le volte che siamo uscite insieme, inutile ribadirlo, Lei ha fatto stragi!
Quella magia che caratterizza la sua bellezza è anche il suo fascino che unita a quel candore che ancora ha, fanno di lei una donna ambitissima. Se lei avesse puntato la sua vita sulla sua bellezza  sarebbe sulle copertine dei vari Vogue e Marie-Claire….ma la cosa ancor più bella è che lei il successo l’ha ottenuto ugualmente puntando sulla bella testa che ha, in un mondo di uomini e squali che lei domina e stende a suon di cereali e indici MIB ogni minuto della sua giornata e che la temono proprio come da bambini tutti temevamo la sua mamma….
Che meraviglia di donna!
Purtroppo per cause non dipendenti da noi (lavoro, distanze, impegni, figli, ecc..) ci vediamo pochissimo, ma  ad ogni ritrovo è sempre tutto come il primo giorno! Non facciamo grandi cose, stiamo così bene insieme che ci perdiamo ore ed ore a raccontarci di noi e ci bastiamo… questo è davvero bellissimo !


L’ultima volta che ci siamo viste, eravamo contemporaneamente in una di quelle nostre crisi esistenziali di vita e d’amore (sempre simili seppur diversissime) e siamo andate nel posto più modaiolo nel cuore della city, era un sabato sera, e appena l’ho vista ho focalizzato le nostre antinomie : io con la mia solita insicurezza e i miei 10 chili in più, bulbone boccoloso da sciura, ancora fasciata in abitini che tolgono il fiato e tacco 12 avvolta in un collo di pelo che era più grande ed invadente di me, mentre lei ve lo giuro….si è presentata in  Jeans e Ugg e un maglioncino grigino…con quel capello naturale svolazzante appena phonato in casa ma perfetto…. e davvero non trovo le parole per descriverla : era di una meraviglia che toglieva il fiato….sembrava una ragazzina , senza un  filo di trucco, senza una punturina di botox, con ancora quello splendido sorriso smagliante (…mmmhhh nemmeno una carietta…vi rendete conto? ) senza bisogno di faccette…. Ma che splendore!
E’ inutile, quando uno è bello è bello punto.
Se in più oltre ad essere bello ha anche classe….voilà madame & messieures…les jeux sont faites!!
Ma chi è che si può permettere di uscire così di sabato sera, quando attorno a noi c’erano solo ragazzette  rifattone e  truccatissime e curatissime che si credono delle stragnokke e vicino a lei erano dei veri  c.e.s.s.s.si..?? (ops.. water closet) !!
Capite perché lei non si rende ancora conto di che potenzialità ha? Pensate che oltretutto la Lucy è tutta nature!!
Dio che meraviglia di Donna!! Non smetterò mai di ripeterlo!!

B.


lunedì 7 marzo 2011

LE AFFINITA’ ELETTIVE….. BARBIE vs BABY ....

La prima Barbie è stata presentata come teen age fashion model. Barbie viene poi circondata da amici e parenti, ha a disposizione tutto ciò che si può desiderare per condurre una vita di di lusso: casa a tre piani, ufficio, camper super-accessoriato, macchina sportiva e non, salone di bellezza, windsurf, tenda da campeggio e molto altro ancora. La cosa che però abbiamo sicuramente invidiato di più a Barbie è il suo guardaroba: centinaia di modelli di abiti e scarpe, accessori di ogni tipo per essere sempre perfetta. E naturalmente Barbie non poteva non essere fornita di uno splendido abito da sposa.

Ogni bambina ha avuto nella sua infanzia almeno una Barbie


Quando ero bambina io, uno dei  passatempi preferito con le amiche del paese era ‘’ giocare con le Barbie ‘’ :   un tempo Barbie incarnava un "punto di arrivo", quale idealtipo di donna emancipata, dalle cento carriere.

E' stata veterinaria, poliziotta, vigile del fuoco, astronauta, paleontologa, regista, pilota, acrobata, ambasciatrice, candidata presidente ben prima di Hillary. E ovviamente party girl, star e top model vestita dai più grandi stilisti del mondo.
Barbie puntava sul look, ma era anche un modello dinamico. Un sogno della vita.
Purtroppo però, a differenza loro, io non avevo la possibilità di avere tutti i nuovi modelli che la Mattel sfornava a raffica  e questo mi creava un senso di inferiorità, allora, ricordo, approfittando della meravigliosa creatività di mia mamma, le chiedevo di creare per la mia Barbie abiti meravigliosi, da ballo e da sposa, per stupire le mie amiche mostrando pezzi davvero unici!
Ricordo che una notte, la mamma non chiuse occhio per terminare un meraviglioso abito da sposa interamente realizzato in pizzo color avorio e arricchito da piccole perle,  costituito da un raffinato corpetto lavorato con nastro di organza di seta, la parte sotto tutta di ruches e balze di pizzo e tulle, un velo lunghissimo, una acconciatura sofisticata con i capelli raccolti, le scarpe decorate con piccoli nastrini in  raso bianco e un delizioso bouquet : una  cura per i dettagli quasi impressionante  che resero la mia Barbie basica un vero capolavoro…
Quando le amiche videro tutta quella meraviglia rimasero folgorate, anche perché era un pezzo unico, che nessuno poteva comperare ed avere uguale al mio che loro invidiavano da morire e lì feci il mio primo ‘’baratto’’ (che mi costò parecchio in quanto la mamma si infuriò all’inverosimile, sia per tutto il suo tempo impiegato a creare il capolavoro, sia per il poco valore che diedi alla cosa) .. in quanto cedetti quel meraviglioso abito, in cambio del nuovo modello di Barbie Hawaiana…
Quell’episodio, ancora oggi dopo tantissimi anni è ancora nitidissimo nella mia mente, soprattutto perché lo reputo significativo in quanto già dall’età di 8 anni io amavo barattare, comprare e vendere ….mania che mi ha portata recentemente a creare una sorta di passatempo/secondo lavoro proprio con queste caratteristiche!
Fin da bambina ho sempre avuto il pallino dell’abbigliamento e l’adorazione ad andare per mercatini, scovare pezzi unici tra le bancarelle più disparate e le cose che mi hanno sempre maggiormente attratta sono luccichini, brillantini e paillettes….
Chiunque mi conosca sa perfettamente che essere Baby significa per forza essere stravagante, eccentrica e con la fissa per tutto ciò che è moda, fashion & design.. infatti da quando lavoro, non passa giorno che io non acquisti un pezzo anche di poco valore che sia legato a questa mia grande passione. Sono riuscita a riempire di abiti e accessori i vari… armadi, mansarde, sgabuzzini, cantine, garages, appartamenti di nonni e parenti, magazzini di generosi amici fare cartoni su cartoni….insomma di tutto e di più fino a fare scoppiare ogni spazio…. Ma con un senso d’immenso al solo sapere di possedere!
Inoltre, grazie agli splendidi viaggi che negli ultimi anni il mio Amore mi ha permesso di fare, ho potuto arricchire sempre più la mia collezione con  pezzi & strass molto ricercati fino a rendere la mia casa un vero museo!
Capita così che un giorno, per caso, partecipando ad una fiera Vintage e vedendo quanto è alto l’interesse del momento per questo genere di cose,  a Mary viene l’idea di tentare di vendere  alcuni dei miei pezzi…. Idea ovviamente subito bocciata in quanto impensabile per me potere anche solo immaginare di liberarmi di tutte le mie cose a cui non solo sono affezionatissima ma che tengo come cimeli e di cui conosco e ricordo perfettamente ogni particolare.
Non so come ho fatto a farmi convincere ad accettare questa pazza idea, ma è nata così, proprio per caso questa nuova passione:  vendere per ricomprare e rivendere  che vede in tutta questa organizzazione un totale coinvolgimento di tutta la famiglia, in primis della bella mamma che ha tirato fuori, finalmente, tutto il suo lato artistico, creativo e dà il meglio di sé in ogni occasione, poi la Mary che è l’organizzatrice di tutti i nostri mercatini, lei che decide prezzi, disposizione degli abiti e dei colori, non da ultimo il mitico puccy che nonostante l’immensa fatica davanti a risvegli domenicali all’alba è il promotore numero 2 di questa cosa che ha reso tutti più uniti , felici e appagati in questa nuova realtà!!


 Ogni Puccy ha avuto nella sua vita almeno una Baby

Ringrazio sempre tutti quelli che mi hanno aiutata e che mi permettono di vivere felice!

B.